Blocco DIESEL: cerchiamo di capirne di più insieme

BLOCCO DIESEL (1 Ottobre 2018 – 31 Marzo 2019) :

L’accordo per il miglioramento della qualità dell’aria nel bacino padano intercorso fra il Ministero dell’Ambiente e le Regioni Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, ha portato ad una drastica decisione, quella del blocco dei diesel più inquinanti.

Questa limitazione sarà replicata ogni anno nel periodo che va dal 1° di Ottobre fino al 31 Marzo dell’anno successivo e in questo periodo le auto con motore diesel fino ad EURO 3 non potranno circolare in alcune fasce orarie.

Nello specifico in Lombardia le disposizioni regionali impongono lo stop alle diesel EURO 3 dal LUNEDì AL VENERDI’ (esclusi i giorni festivi infrasettimanali) dalle 7.30 alle 19.30 in tutti i comuni di fascia 1 e nei comuni di fascia 2 con più di 30.000 abitanti (l’elenco è disponibile sul sito di Regione Lombardia).

La disposizione coinvolge anche i ciclomotori e i motocicli EURO 1. Per quelli EURO 0, insieme alle auto fino alle EURO 2 e benzina EURO 0, il divieto vige per tutto l’anno.

A queste limitazioni permanenti si aggiungono poi quelle temporanee a livello locale, comunicate in caso di superamento della soglia di PM 10 in atmosfera, che possono arrivare a coinvolgere anche i veicoli EURO 4.

In caso non si abbia la minima idea della classe ambientale a cui appartiene la propria auto, occorre consultare la carta di circolazione; in generale comunque i veicoli immatricolati dopo il 31.12.1992 sono EURO 1, dall’01.01.1997 sono EURO 2, dall’01.01.2001 sono EURO 3, dall’01.01.2006 EURO 4, quelli omologati dall’01.09.2009 e immatricolati dall’01.01.2011 sono EURO 5 e infine EURO 6 dall’01.09.2015.

Il metodo in assoluto più semplice per stabilire la classe del proprio veicolo rimane comunque quello di andare sul portale dell’automobi- lista o sul sito dell’ACI, inserire tipo di veicolo e targa e automaticamente conosceremo la risposta.

Attenzione massima a questa nuova limitazione perché secondo quanto previsto dall’articolo 13-bis del Codice della Strada, “chi circola con veicoli appartenenti, relativamente alle emissioni inquinanti, a categorie inferiori a quelle prescritte è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma che va da 65 a 163 euro”. Nel caso poi di una reiterazione della violazione nell’arco di due anni, si verrà condannati alla sanzione amministrativa accessoria che prevede la sospensione della patente di guida da quindici a trenta giorni.